Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Pergolesi Spontini
Allestimento in coproduzione con Opéra de Marseille
Nell’ambito delle manifestazioni “Modena per Luciano”
La Bohème…ha aperto la stagione lirica al teatro Municipale…riscuotendo un successo pieno, incondizionato, salutato da entusiastici applausi talvolta a scena aperta per i protagonisti ed alla fine di ogni atto, in particolare l’ultimo.
Al di là di ogni singolo componente, quello che è piaciuto maggiormente è stato lo spettacolo nel suo complesso dove tutti hanno svolto il loro compito nel migliore dei modi: dai cantanti agli orchestrali, dalle figure di scena, alle luci ed ai costumi. Questo grazie alla sapiente ed illuminata regia di Leo Nucci, grande cantante ma anche appassionato filologo dell’arte della lirica. Ancora una volta Nucci si è rivelato sinonimo di successo, specie quando può avvalersi di ottimi collaboratori come il regista Silvio Piro, del scenografo Carlo Centolavigna, dei costumi di Artemio Cabassi e delle luci di Carlo Schmid. Un altro successo, dunque, del Progetto Opera Laboratorio voluto dalla Fondazione Teatri Piacentini ed in particolare della direttrice artistica Cristina Ferrari.
Abbiamo lasciato per ultimo la cornice di questo splendido quadro, ovvero l’orchestra Filarmonica italiana diretta da Aldo Sisillo, capace di trasmettere suoni delicati ma penetranti in una rara unità armonica.
…Più che positiva anche la prova dell’Orchestra Filarmonica Italiana la quale ha risposto egregiamente alle sollecitazioni di Aldo Sisillo. Il direttore artistico del Comunale di Modena, in questa occasione impegnato sul podio, ha condotto con sicurezza esaltando i momenti sinfonici presenti in partitura e mantenendo sempre una buona sincronia fra buca e palcoscenico. Solo in alcuni momenti i volumi orchestrali ci sono parsi un po’ eccessivi e leggermente penalizzanti per le voci. Al termine grande successo di pubblico per gli artisti impegnati in scena ma anche per tutti gli autori di questo nuovo allestimento.
…La produzione ha infine, ma certamente non ultimo, un punto di forza nella direzione di Aldo Sisillo che da perfetto padrone di casa, essendo il direttore del Teatro Comunale di Modena, ha curato l’allestimento fin nei particolari. Una direzione lucida, in perfetta simbiosi con il palcoscenico e con l’Orchestra Filarmonica Emiliana.
Successo ben profilato già dal primo atto che è diventato calorosissimo alla fine. Pavarotti da uno spiraglio del Cielo avrà sorriso allargando le braccia.
…Il M° Aldo Sisillo dirige con autorevolezza ed intensità l’Orchestra Filarmonica Italiana e guida con equilibrio l’insieme, cui si aggiungono le ottime prove del Coro Lirico di Modena (preparato dal M° Stefano Colò) e delle Voci Bianche della Fondazione Teatro Comunale di Modena (il cui Maestro è Paolo Gattolin).Teatro prevedibilmente e piacevolmente pieno, con grande successo per l’intera compagine, non senza una palpabile commozione nel ricordo, eterno e grato, a chi in una sera di quasi 60 anni fa faceva risuonare le stesse note con la sua voce baciata da Dio proprio lì, nella sala del Vandelli, dove tutto doveva ancora cominciare.
…Successo al calor bianco per tutti, anche perché la compagnia di canto e l’esecuzione musicale di orchestra e coro son parse superlative. Benissimo l’Orchestra Filrmonica Italiana ubbidiente al Maestro Aldo Sisillo, che ha scelto di allargare alcuni tempi per lasciar libero sfogo al canto, ma senza perciò far calare la tensione teatrale, anzi insufflando passione e veemenza. Tenuta ottimale anche nella complicata gestione del secondo atto, dove si è apprezzato molto il lavoro del coro, istruito con cura da Stefano Colò compreso quello delle voci bianche, in mano a Paolo Gattolin…